- Oggetto:
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Frane e stabilità dei pendii
- Oggetto:
Slope stability
- Oggetto:
Anno accademico 2013/2014
- Codice dell'attività didattica
- MFN1615
- Docenti
- Prof. Giuseppe Mandrone (Titolare del corso)
Prof. Anna Maria Ferrero (Titolare del corso) - Corso di studi
- Corso di Laurea Magistrale in Scienze Geologiche Applicate
- Anno
- 1° anno 2° anno
- Tipologia
- A scelta dello studente
- Crediti/Valenza
- 6
- SSD dell'attività didattica
GEO/05 - geologia applicata
ICAR/07 - geotecnica- Modalità di erogazione
- Tradizionale
- Lingua di insegnamento
- Italiano
- Modalità di frequenza
- Facoltativa
- Tipologia d'esame
- Orale
- Modalità d'esame
- Prova orale
- Prerequisiti
- Conoscenza dei principi di base della geotecnica e della geologia applicata.
Concetti di base di geologia.
Concetti di geomorfologia.
Concetti di base di tecniche di indagine diretta ed indiretta. - Oggetto:
Sommario insegnamento
- Oggetto:
Obiettivi formativi
Il corso è volto a fornire le nozioni fondamentali al riconoscimento e alla classificazione dei fenomeni franosi allo scopo di valutare le condizioni di stabilità di pendii in roccia ed in terra. In generale, verranno dati gli elementi per la valutazione delle problematiche geologico-tecniche nel campo delle frane e della stabilità dei pendii.
In particolare, saranno sviluppate diverse applicazioni del metodo dell’equilibrio limite per il calcolo del fattore di sicurezza di possibili cinematismi riconoscibili sui pendii.
Saranno fornire nozioni per la determinazione e la scelta dei criteri di resistenza, e relativi parametri, da attribuire ai pendii in terre e/o in roccia considerando le diverse possibili fasi evolutive del pendio da utilizzarsi nello sviluppo delle analisi di stabilità.
Parte del corso sarà poi dedicata all’analisi del moto di caduta di massi considerando i metodi di analisi disponibili allo studio dell’innesco e delle varie fasi evolutive.
Infine, verranno fornite le basi scientifiche e tecniche per operare nel campo delle frane, sia per quanto riguarda l’individuazione e la prevenzione, sia la pianificazione territoriale che le tecniche di mitigazione degli impatti sulle attività umane.
Il corso sarà tenuto con lezioni teoriche affiancate da esercitazioni ed escursioni sul terreno.
- Oggetto:
Risultati dell'apprendimento attesi
Conoscenza dei criteri di classificazione dei fenomeni franosi e relativi metodi di calcolo per la stima delle condizioni di stabilità.
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Programma
Introduzione al corso. Definizione del problema di stabilità. Pendii naturali ed artificiali: scavi, rilevati, discariche.
Tipologie e processi di frana
Tecniche di studio di superficie e di profondità
Cause di innesco
Sistemi di monitoraggio
Concetti di pericolosità e rischio
Resistenza a taglio della matrice rocciosa, delle discontinuità e della massa rocciosa - effetti di scala sulla resistenza a taglio
Verifiche di stabilità allo scivolamento di pendii in roccia
Metodo dell’equilibrio limite.
Esempi di programma di calcolo su:
- stabilità di cuneo in roccia
- ottimizzazione dell’orientamento dei fronti in una cava di pietra ornamentale
Analisi del moto di caduta massi
Esercitazioni su computer con uso di programma di calcolo
con esempi applicativi.
Richiami di meccanica dei terreni e scelta delle caratteristiche di resistenza e deformabilità per l’esecuzione di analisi di stabilità
Verifiche di stabilità allo scivolamento di pendii in terra naturali e artificiali.
Analisi parametriche e limiti metodologici
Esercitazioni su computer con uso di programma di calcolo con
esempi applicativi
- Stabilità dei pendii in terra
-stabilità di una discarica controllata
Metodi di consolidamento di pendii
Descrizione delle diverse tipologie disponibili in terra e in roccia
Calcolo del consolidamento di un pendio in roccia con rinforzi di tipo attivo e passivo
Escursioni sul terreno
Slope instability classification methods;
Soil and rock mechanical classification methods for slope stability analysis;
Analysis of the limit equilibrium methods;
Slope stability hazard and risk zonation fundamentals.
Testi consigliati e bibliografia
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Note
La metodologia didattica impiegata consiste in:
Lezioni frontali n. 40 ore
Esercitazioni in campo n. 25 ore
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